Hledat English (United States)  Italiano (Italia) Deutsch (Deutschland)  Español (España) Čeština (Česká Republika)
19. dubna 2024 ..:: Carot One Nik 58-DAC ::..   Přihlásit se
Navigace stránek

 DAC/Preamplificatore/Amplificatore per cuffia Carot One Nik 58-DAC Minimalizovat



INTRO



Carot One è un nome familiare per Non solo audiofili. Nello storico del mio sito personale appaiono diversi oggetti del marchio napoletano fondato da Antonio Scialò, il quale pare vantare un buon numero di "aficionados". Si parte dall'Ernestolo (Agosto 2010), cui sono seguiti il Fabriziolo (Settembre 2012) e i Titta (Novembre 2012). L'anno seguente è stata la volta del Gildolo (Agosto 2013). Due recensioni sono state pubblicate nel 2014, quelle relative all'Augustolo e al Pacolo, e due anche nel 2015, Ernestolone e Cocaine S-40 Improved, mentre nel 2018 ho provato una coppia di cuffie Ess Labs, la 422H Hybrid e la 252, ai tempi importate dalla Carot One insieme ai diffusori del noto brand americano. Si può dire che quest'azienda ha seguito l'evoluzione di Non solo audiofili nel tempo, i suoi cambiamenti di stile, rappresentando simbolicamente un approccio anticonvenzionale all'Hi-Fi, il mio, sempre guidato da un'insaziabile curiosità e noncurante della statura di quanto testato. Si tratta di elementi distintivi palesati sin dall'inizio della mia attività recensoria, non ho alcuna difficoltà a dirvi che mi sento un appassionato in qualche modo inattuale, abbastanza estraneo a un certo modo di concepire l'HiFi. La grafica del sito è rimasta sempre uguale, volutamente spoglia e molto poco "à la page", così come mi sono sottratto alle lusinghe di YouTube con le sue possibilità di videorecensione, essendo per indole molto lontano dallo spirito degli attuali "influencer". Anche la Carot One è mutata nel tempo: pur conservando la tendenza a proporre oggetti di piccole dimensioni, oggi è impegnata a suggerire un tipo di alta fedeltà bivalente, praticabile sia nella sfera domestica che in situazioni di mobilità.



Parliamo in buona sostanza di oggetti da tenere in tasca mentre siamo in giro per la città o da portare con noi in qualsiasi altra occasione, liberi di muoverci mentre ascoltiamo la musica. L'attuale catalogo dell'azienda viene quindi incontro anche a questo tipo di esigenza, mettendo a disposizione del cliente oggetti come il DAC/amplificatore per cuffia/preamplificatore Nik 58-DAC e l'amplificatore per cuffia puro Nik 58-Tube, entrambi oggetto della mia recensione, in buona compagnia nella produzione con i tre modelli di auricolari Titta, Super Titta Earphone e Quasi Titta Earphone.


SPECIFICHE TECNICHE DICHIARATE

Rapporto Segnale/Rumore (SNR): 90 dB
Risposta in frequenza: 20 Hz - 20 kHz (-1 db)
Impedenza d'ingresso: 10 kOhms
Potenza d'uscita: 18 mW per canale su carico di 16 Ohm/9 mW per canale su carico di 32 Ohm
THD + Noise: 0,05% su 10 kOhm - 0,15% su 32 Ohm
Ingresso analogico: CD/MP3 3,5 mm stereo (3 Vpp Max)
Uscite analogiche: Cuffia 3,5 mm Jack (stereo) x 1 - Linea 3,5 mm Jack (stereo) x 1
Display: OLED monocromatico
All'interno: Batteria Ricaricabile al Litio
Telaio: In lega di alluminio 7075 lavorato CNC
Dimensioni: (Larghezza) 58 mm x (Altezza) 13 mm x (Profondità) 85 mm
Dotazione: Telecomando a infrarossi - Cavo USB A--->MicroUSB)
Risoluzione supportata: 16 bit
Frequenze di campionamento supportate: 32 kHz - 44,1 kHz - 48 kHz
Peso: 0,2 kg
Misure imballo: 18 cm x 17 cm x 3 cm


DESCRIZIONE



Gli apparecchi del marchio napoletano si segnalano per un'estetica che potremmo definire a presa rapida, caratterizzata dal colore arancio metallescente del robusto chassis in lega di alluminio 7075 lavorato CNC, oltre che dai comandi semplici e intuitivi. Il nostro Nik 58-DAC presenta sui lati più corti gli ingressi/uscite (ingresso e uscita linea, uscita cuffia, tutti Mini-Jack da 3,5 mm) e il connettore Micro-USB con a fianco un minuscolo LED rosso indicante la ricarica in corso. Questo si spegnerà nel momento in cui la batteria interna al Litio sarà completamente carica. Quando il cavo USB è connesso a un alimentatore da 5 Volt, la ricarica parte, mentre se lo colleghiamo a un PC viene attivata la modalità DAC e il Nik 58 individuato come periferica USB audio generica. Non occorre dunque installare alcun driver, il processo di riconoscimento è molto veloce, non durando più di qualche secondo. È bene ribadire che non lavora in alta risoluzione, poiché la massima frequenza di campionamento supportata è di 48 kHz e l'unica risoluzione possibile di 16 bit. Va da sé che quest'oggetto è dedicato a chi non vuole usufruire dell'High Resolution, magari convinto che è possibile ottenere risultati validi anche con lo standard CD Audio "Red Book". Sui lati più lunghi troviamo invece il nome del modello e tre pulsantini, il primo è dedicato all'accensione/spegnimento/cambio modalità di funzionamento, gli altri due alla regolazione del volume.



Tenendo premuto per qualche secondo il primo si accende o spegne il dispositivo, mentre una pressione breve consente di passare dalla modalità USB alla Linea. La progressione del volume può essere effettuata di continuo o per singole pressioni a passi di 1 dB, la risposta del pulsantino non è immediata ma accusa una certa latenza. L'utente si chiederà cosa sia quel microscopico foro presente accanto ai tre pulsanti; ebbene, ne porta a un quarto che serve per resettare il dispositivo, ma per entrarci ci vuole qualcosa di estremamente minuto, tipo un ago. Con il piccolo telecomando bianco è possibile controllare, oltre le funzioni citate, anche la riproduzione da PC.


LE FUNZIONALITÀ

In Windows 10, il Sistema Operativo in uso sul mio Notebook, dal Control Panel si accede a Sound, dove nel menu Playback si potrà trovare la nostra periferica. In Speaker Properties si arriverà poi a una serie di opzioni, tramite le quali potremo in qualche maniera modellare il suono del nostro Nik 58-DAC. Parliamo del livello d'uscita, gli interessanti Enhancements con le varie regolazioni, la selezione della frequenza di campionamento, qui possibile tra 32 kHz, 44,1 kHz e 48 kHz (Radio Quality, CD Quality e DVD Quality) e un sistema di spazializzazione definito "Windows Sonic for Headphones", appositamente studiato per Windows 10 e 11. Questo ha l'ambizione di replicare il comportamento dei sistemi surround 5.1 e 7.1 con una qualsivoglia cuffia stereo. Tutto insomma dovrebbe diventare più coinvolgente, come se il suono che ascoltiamo fosse tutto intorno nella camera. Particolarmente interessante ho trovato la possibilità di regolare finemente il Bass Boost, sia in frequenza che in livello. Ma non voglio dilungarmi, potete comunque vedere tutto negli Stamp che ho ricavato.




L'INTERNO



Frugo tra i miei attrezzi, ma la più piccola chiave a brugola che posseggo è da 1,5 mm, mentre per per rimuovere le quattro viti del coperchio inferiore ne serve una da 1,27 mm. Me la procuro per mettere a nudo la scheda. I due principali IC che governano il Nik 58-DAC sono il Burr Brown PCM2707 e il Wolfson Microelectronics WM8731S. Un'occhiata ai rispettivi Datasheet ci consente di sapere di cosa stiamo parlando. Il PCM2707 è un convertitore D/A stereo 16-Bit Delta-Sigma con interfaccia USB, uscita cuffia Single-Ended e digitale S/PDIF che non necessita di alcun driver dedicato. Dotato di Interfaccia I2S e trasferimento isocrono adattivo per la riproduzione, funziona alimentato tramite bus (tipico da 5 V) o autoalimentato. Tre sono le frequenze di campionamento implementate: 32 kHz, 44,1 kHz e 48 kHz, la gestione del flusso digitale è affidata a un ricetrasmettitore integrato Full-Speed. È completamente compatibile con l'USB 1.1. e promette un intervallo dinamico di 98 dB. Non si tratta di un chip propriamente al passo con i tempi, è consigliato dal produttore per diverse applicazioni USB, tra cui cuffie, altoparlanti, monitor CRT/LCD, interfacce audio e prodotti audio consumer. Vediamo le caratteristiche generali del WM8731S, un CODEC audio Internet portatile con driver per cuffie e frequenze di campionamento programmabili. Per chi non lo sapesse, un CODEC (codificatore/decodificatore) è un software o un dispositivo che si occupa della codifica e/o decodifica digitale informatica di un segnale, tipicamente audio o video, affinché possa essere salvato su un supporto di memorizzazione o aperto per la sua riproduzione.

Diagramma a blocchi BB PCM 2704

Tale programma può essere tra l'altro integrato in un componente Hardware dedicato, per esempio nei lettori CD o DVD o in alcune schede audio/video per PC. Questo IC Wolfson è dotato d'ingressi audio linea stereo, una funzione mute e controllo del volume di livello linea programmabile. Integra al suo interno un ADC e DAC Sigma Delta multi-bit stereo a 24 bit con interpolazione digitale di sovracampionamento e filtri di decimazione. Vengono supportate frequenze di campionamento da 8 kHz a 96 kHz. Inoltre, le sue uscite audio stereo sono bufferizzate per il pilotaggio di cuffie, operazione che viene fatta tramite un controllo di volume programmabile. Le uscite a livello linea implementano anche una circuitazione di silenziamento Anti-Thump e Anti Power Up/Down. È tutto.

Diagramma a Blocchi WM8731


LE MISURE

 

SETUP

Scheda audio Focusrite Clarett 2Pre USB

Oscilloscopio digitale FNIRSI 1014 D

Carico 32/300/600 Ohm autocostruito

Cablaggio Kimber Hero e Supra Dual RCA

 

Clipping uscita Cuffia: 1290 mV

Uscita Linea: 923 mV (fissa)

Guadagno Linea: 4,4 dB

Differenza canale destro/sinistro: 0,08 dB

Impedenza d'uscita Cuffia: 0,5 Ohm

Impedenza d'uscita Linea: 111 Ohm

Impedenza d'ingresso Linea: 9604 Ohm




La risposta in frequenza a 44,1 kHz/16 bit è ben regolare sino al centro banda, ma oltre questo limite inizia un progressivo decadimento che porta i 2000 Hz a essere sottoslivellati di 0,71 dB, i 5000 Hz di 4,13 dB, i 10.000 Hz di 7,15 dB e i 20 kHz di 9,36 dB. Tale andamento è molto probabilmente dovuto a un filtro antialias non correttamente progettato, per usare un eufemismo, troppo drastico e decisamente penalizzante la gamma medio-alta.



Di un pelo più rosea è la situazione a 48 kHz/16 bit, dove, tenendo fermi i precedenti punti in frequenza, abbiamo i 2000 Hz a -0,58 dB, i 5000 Hz a -3,76 dB, i 10000 Hz a -6,87 dB e i 20000 Hz a -8,65 dB.



In questo grafico vedete riunite le due risposte in frequenza (44,1 kHz e 48 kHz).



Dal carico di 33 kOhm, quello offerto dall'ingresso linea della mia scheda audio, si passa ad altri tre, rappresentativi della reale situazione con cuffie a bassa, media e alta impedenza. Le curve a 300 Ohm e 600 Ohm sono praticamente coincidenti, se non fosse per un lievissimo scarto in frequenza molto bassa (a 20 Hz i 300 Ohm sono a -0,38 dB e i 600 Ohm a -0,14 dB rispetto al centro banda). Più sostanziale invece è la differenza sul carico di 32 Ohm, dove il Roll-Off è notevolmente più sensibile: 100 Hz/-0,63 dB, 50 Hz/-2,16 dB e 20 Hz/-6,75 dB. Nel computo si è ovviamente tenuto conto del diverso livello (lievemente inferiore) della risposta sui 32 Ohm di carico. Qui i 500 Hz, infatti, sono a -0,92 dB, contro -0,17 dB a 300 Ohm e -0,1 dB a 600 Ohm. Ho quindi calcolato le differenze relative tenendo come punto "0" il centro banda.



Analogo discorso si può fare con la risposta in frequenza ottenuta a 48 kHz/16 bit.



Nelle spettrali inerenti alla THD/THD+N e alle tre IMD si evidenzia un tappeto di rumore piuttosto consistente, aggirantesi nel grafico intorno ai -110 dBV. In particolare, vediamo uno "spike" a 110 Hz, seguito dai quattro armonici a 220 Hz, 330 Hz, 440 Hz e 550 Hz. Tre come al solito sono le tensioni test prescelte, in questo caso fissate a 500 mV, 1000 mV e 1165 mV, quest'ultima in prossimità del limite di saturazione, che, come si vede all'oscilloscopio, avviene a 1,81 Volt. Alla tensione più bassa di 500 mV la THD/THD+N si attesta sullo 0,0055%/0,065%, seguono le tre IMD (13/14 kHz - 19/20 kHz - 250/8000 Hz) che risultano congrue a tali valori, con una leggera prevalenza degli ordini dispari (DFD3 e MD3) sui pari. A 1000 mV la situazione rimane buona, con una THD/THD+N dello 0,0042%/0,034%, mentre alla tensione test di 1165 mV si passa a un più consistente 0,56%/0,58%, ma siamo già in una zona dove il Nik 58-DAC comincia a mostrare un po' la corda. Le IMD sono "stranamente" molto più contenute; ci si aspetterebbero valori decisamente maggiori, visti quelli della distorsione armonica totale. In realtà questi sono giustificati dal fatto che il livello delle alte nella risposta in frequenza è parecchio minore rispetto al centro banda (1000 Hz), generando di conseguenza dei tassi più contenuti.



Nulla di anomalo anche nel comportamento della distorsione sui carichi di 32 Ohm, 300 Ohm e 600 Ohm, più alta quindi nel carico inferiore, dove cioè si richiede al dispositivo una maggior corrente. Uscendo con 1 Volt, sul carico di 32 Ohm la THD raggiunge lo 0,91%, valore che scende allo 0,018% su 300 Ohm e allo 0,012% su 600 Ohm.





Nei grafici di Distorsione Armonica Vs Frequenza ho deciso di adottare una sola tensione test, 1000 mV, valutandola sui carichi di 32 Ohm, 300 Ohm e 600 Ohm. Qui si ripresenta il discorso già fatto sul rapporto tra distorsione e carico. A 32 Ohm si verificano quindi i valori più alti, con un'ampia gobba tra 50 Hz e 2 kHz, dove il massimo di THD si raggiunge a 281 Hz (1,93%), mentre a 1000 Hz viene sostanzialmente confermato il tasso già visto all'analisi di spettro (0,86%). Dopo un minimo a 2250 Hz (0,17%), si verifica una risalita verso le alte frequenze, con un valore che a 20 kHz supera di poco l'1% (precisamente 1,06% a 20203 Hz). Più rosea è la situazione a 300 Ohm e 600 Ohm: la gobba scompare per lasciar posto a un andamento molto più regolare, progressivamente crescente verso le alte frequenze. A 600 Ohm, a fronte di uno 0,011% a centro banda, si raggiunge lo 0,05% a 5 kHz, lo 0,1% a 10 kHz e lo 0,17% all'estremo dei 20203 Hz.





A differenza della risposta in frequenza del DAC, quella relativa all'ingresso/uscita Linea risulta molto estesa e regolare, con solo l'estremo basso della banda passante leggermente arrotondato. Il livello dei 100 Hz è sotto quello dei 1000 Hz di 0,1 dB, la pendenza aumenta a 50 Hz, diventando -0,31 dB, mentre i 20 Hz sono sottoslivellati di 1,85 dB. Sul versante alte frequenze troviamo i 20 kHz a -0,02 dB, i 50 kHz a -0,12 dB e i 90 kHz a -0,4 dB.


L'ASCOLTO

Cuffia Sony MDR-CD 270: Sensibilità 98 dB/mW - Impedenza 24 Ohm a 1 kHz
Cuffia Muse M-278 BT: Sensibilità 98 dB (1 V) - Impedenza 32 Ohm
Cuffia Sennheiser HD 660S: Sensibilità 104 dB (1 V) - Impedenza 150 Ohm

Il Nik 58-DAC della Carot One è nel suo piccolo un apparecchio polivalente, che può fare da convertitore D/A, amplificatore per cuffia e preamplificatore linea. Un file processato dal DAC può essere consegnato all'amplificatore per cuffia o all'uscita linea, oppure un segnale analogico esterno, per esempio proveniente da un lettore CD o Mp3, può essere parimenti inviato all'amplificatore per cuffia o all'uscita linea. Insomma, c'è da divertirsi con questo portatile. La limitazione a 48 kHz/16 bit non significa che, con un player adeguato, non si possa ascoltare qualsiasi file, anche quelli in alta risoluzione. Con il mio JRiver Media Center 30 c'è infatti la possibilità di scegliere il formato d'uscita che si ritiene più opportuno, o quello obbligato dal nostro DAC, data l'implementazione di un resampler audiophile. Naturalmente la qualità percepita non potrà essere quella originale in Hi-Res e questo, unitamente all'andamento della risposta in frequenza (di cui abbiamo già parlato), porta a una certa semplificazione del messaggio musicale. L'ascolto è stato condotto con tre cuffie di caratura crescente: una Muse M-278 BT, una Sony MDR-CD 270 e una Sennheiser HD 660S, punta di diamante del terzetto. La qualità del suono di questo Carot One non è male, è risultata calda e avvolgente con tutte e tre le cuffie, con un equilibrio timbrico purtroppo molto sbilanciato verso le medie e le basse, cosa che rende una presentazione sin troppo ambrata. Dopo aver corretto la situazione con il software equalizzatore APO (ve lo consiglio, è gratis e funziona benissimo) posso godere delle qualità di questo Nik 58-DAC.



Le Clochard dei Focus, gruppo di progressive rock olandese, è un breve brano di chitarra acustica suonato da Jan Akkerman, proposto con intensa melodiosità dal nostro oggetto. Più che un terso e vasto orizzonte sonoro, si fa strada un suono tutto raccolto nella sua carnosità, che privilegia l'intimità e non le azzurre aperture, un carattere che rende tenebroso Think of Me with Kindness, settima traccia dell'album Octopus dei Gentle Giant. Certo, nell'elettrizzante Viene il Santo, brano d'apertura dell'album Passpartù della Premiata Forneria Marconi, si desidererebbe una maggior verve in alto, i piatti della batteria di Franz Di Cioccio scintillano poco, poveri di armonici superiori, anche se il sound compatto, sostanzioso, una mano santa in questo genere, aiuta a risollevare il giudizio. Segue Svita la Vita, sulla falsariga di un ammiccante vitalismo. Sono ascolti che invitano la mente a viaggiare in una regione che mi fa molta nostalgia, dato che ho vissuto in pieno i tempi del progressive. Allora ero un ragazzo che batteva il piede per terra e studiava la batteria, questa musica ce l'ho quindi nel sangue. Ascolto allora il bellissimo solo di chitarra Peninsula, suonato da "Francone" Mussida, gran strumentista, prima traccia di Jet Lag, lavoro immediatamente precedente a Passpartù. Sento una chitarra grande, a tratti ipertrofica, dalla sonorità afosa. Non è un sistema proprio ideale quello di rimediare a eventuali defaillance con interventi correttivi di equalizzazione, ma gli effetti senza dubbio si sentono e un software come APO è in grado di riequilibrare il tutto rendendo accettabile la riproduzione.



Detto in altro modo, il Carot One Nik 58-DAC può essere la giusta soluzione per una cuffia dal carattere appuntito in alto, da evitare come la peste invece quelle dall'indole calda e morbida, in attesa che i progettisti di questo oggettino si decidano ad adottare un filtro anti-alias che faccia meno danno. Viene venduto online sul sito ufficiale della Carot One per un prezzo di 399 euro.


Alfredo Di Pietro

Maggio 2023


 Tisk   
Copyright (c) 2000-2006   Podmínky používání  Prohlášení o soukromí
DotNetNuke® is copyright 2002-2024 by DotNetNuke Corporation