Suchen English (United States)  Italiano (Italia) Deutsch (Deutschland)  Español (España) Čeština (Česká Republika)
Samstag, 27. Juli 2024 ..:: MicroSound Technology XSP 10.0 - Misure ::..   anmelden
Portalstruktur

 MicroSound Technology XSP 10.0 - Misure minimieren

LE MISURE

SETUP

PC Notebook Lenovo G50
Scheda Audio Focusrite Clarett 2 Pre USB (con driver ASIO)
Multimetro TRMS PCE-UT 61E
Anti-RIAA Motronix Rev-3B
Partitore di tensione con attenuazione di 20,55 dB
Cavi Supra Dual RCA - Kimber Hero
Software di misura: Arta (Versione 1.9.6)


Quando si misura un DUT (Device Under Test) è lecito chiedersi se il giudicante sia all'altezza del giudicato. Se, per esempio, ho un amplificatore che distorce dello 0,04% e una scheda audio, o analizzatore di spettro che sia, che distorce dello 0,004%, il rapporto mi consente di poter fare delle misure attendibili. Se invece questo si ribalta, va da sé che la rilevazione non sarà più verosimile, mettendo in evidenza non i limiti del DUT ma quelli della scheda audio. Il margine che posso permettermi con la mia Focusrite Clarett 2Pre USB è apprezzabilmente ampio poiché questa, testata in autoloop, ha una THD dello 0,00025% con un segnale sinusoidale di eccitazione pari a 10,3 dBV (3,273 Volt RMS). Questo con un'impedenza d'ingresso impostata sull'elevato valore di 2,3 MΩ, in tal modo però il tappeto di rumore risulta più elevato. Meglio configurare l'impedenza d'ingresso su 33 kOhm, valore congruo nella stragrande maggioranza dei casi, che consente comunque di ottenere un ottimo 0,00035% di THD e un Noise Floor che da 1000 Hz in su rasenta i -130 dBV. Diverso il discorso per un "extraterrestre" come il preamplificatore XSP 11, per rimanere in casa MicroSound, il quale obbliga all'utilizzo di strumenti di misura molto performanti. Un Audio Precision sarebbe l'ideale, ma anche un QuantAsylum andrebbe molto bene, se impieghiamo degli accorgimenti particolari, visto che l'XSP 11 ha una THD nell'ordine dei quattro zeri dopo la virgola. Bene, dopo questa doverosa premessa partiamo con le misure.


PREAMPLIFICATORE LINEA

Guadagno: 20 dB

Differenza Canale Destro/Sinistro: 0,01 dB

Clipping: 17,18 Volt (THD 5%)

Tensioni test per la THD/THD+N - IMD (13/14 kHz - 19/20 kHz - 250/8000 Hz):

50 mV / Out 500 mV
100 mV / Out 1000 mV
300 mV / Out 3000 mV



Nella risposta in frequenza, realizzata in configurazione "Dual Channel" per compensare ogni deviazione dalla linearità del segnale test, si assiste a una curva estesa sulle alte frequenze sino al limite di misura concesso dalla scheda audio e dal software di misura (circa 96 kHz). Sulle basse frequenze si verifica un Roll-Off davvero irrisorio, dovuto alle capacità d'ingresso: i 30 Hz sono a -0,05 dB, i 20 Hz a -0,11 dB. Come molto contenuti sono i tassi di distorsione, sia nella THD/THD+N che nelle tre IMD prese in esame. Si va dallo 0,0017% (0,028% THD+N), IMD: 0,0030% - 0,0028% - 0,0084%, con la tensione test di 50 mV, mentre alla tensione d'ingresso più elevata di 300 mV si scende a cifre composte da tre zeri dopo la virgola, quasi al limite delle possibilità della mia scheda audio: 0,00092% (0,0047% THD+N), IMD: 0,00089% - 0,00098% - 0,0046% nella più impegnativa SMPTE a 250/8000 Hz. Il Clipping si raggiunge alla tensione d'uscita di 17,18 Volt con lo squadramento della sinusoide. Piccolo avviso: in quest'ultimo grafico (e in altri) i valori in dBV visibili non sono quelli reali ma vanno moltiplicati per dieci, poichè, per salvaguardare l'incolumità della scheda audio, è stato posto in ingresso un partitore di tensione con un'attenuazione, appunto, di 20 dB. In realtà ARTA consente di compensare automaticamente il livello nei grafici, in modo tale che quello visibile sia coincidente con il reale. Questo si ottiene mediante un'opportuna configurazione dell'Ext. Left Preamp. Gain (ma mi sono dimenticato di farlo...). Nella rilevazione della distorsione armonica Vs frequenza, in dB e percentuale, si apprezza un'ottima regolarità di comportamento su tutto la banda audio.


PREAMPLIFICATORE PHONO

Guadagno: 39,786 dB

Guadagno Totale (Pre Linea+Pre Phono): 59,786 dB

Differenza Canale Destro/Sinistro: 0,03 dB

Tensioni test per la THD/THD+N - IMD (13/14 kHz - 19/20 kHz - 250/8000 Hz):

(Guadagno massimo Pre Phono più Pre Linea)
In 1,5 mV / Out 1460 mV
In 3 mV / Out 2927 mV
In 5 mV / Out 4878 mV



Rileviamo nella riposta in frequenza una piccola diversità tra i due canali, con il sinistro che mostra un comportamento leggermente peggiore sulle alte frequenze. Molto buona la linearità raggiunta, con un calo trascurabile sulle basse frequenze: i 50 Hz sono sottoslivellati di 0,12 dB rispetto al centro banda, i 30 Hz si trovano a -0,23 dB e i 20 Hz a -0,49 dB. Il canale sinistro è sovrapponibile al destro sino a 5000 Hz, oltre tale frequenza si verifica un leggero calo che porta i 10 kHz a -0,14 dB, i 15 kHz a -0,23 dB, mentre l'estremo dei 20 kHz è sottoslivellato di 0,34 dB. Come al solito, ho riunito in Overlay le risposte senza e con filtro AntiRIAA. In questo caso la diversa scalatura (5 dB invece che 1 dB per ogni divisione) comprime la curva riducendo visivamente le deviazioni dallo 0 dB centrale. Confortanti i tassi distorsivi, con una THD/THD+N che sulla tensione più bassa di 1,5 mV si attesta sullo 0,0023%, mentre era presagibile trovare delle IMD un po' più alte, rispettivamente dello 0,0037%, 0,0049% e 0,0074% (13/14 kHz - 19/20 kHz - 250/8000 Hz). Elevando la tensione in uscita da 528 mV a 1463 mV viene ovviamente incrementato il tappeto di rumore, rimanendo la distorsione molto contenuta, con una THD dello 0,0033% e delle IMD dello 0,025%, 0,026% e 0,0076%. Esaminando le altre due tensioni test d'ingresso, 3 mV e 5 mV, assistiamo a una discesa dei tassi su entrambe le tensioni d'uscita (1049 mV e 2977 mV con 3 mV in ingresso; 1046 mV e 2943 mV con 5 mV in ingresso). Ci soffermiamo sui 5 mV, che alla tensione d'uscita più bassa ci fanno apprezzare una THD dello 0,0018%, contornata dalle tre IMD (13/14 kHz - 19/20 kHz - 250/8000 Hz), rispettivamente dello 0,0023%, 0,0023% e 0,0040%. Con 2943 mV in uscita otteniamo invece una THD dello 0,0013%, con IMD dello 0,0018%, 0,0021% e 0,0058%.


AMPLIFICATORE CUFFIA

Differenza Canale Destro/Sinistro: 0,24 dB



Questa sezione è generosamente dimensionata, capace di erogare 5 Watt su 8 Ohm o 200 mW su 600 Ohm, come dicevo nella descrizione generale munita di una regolazione del guadagno allo scopo di adattare il segnale d'uscita alla grande variabilità dell'impedenza delle cuffie presenti sul mercato (da 8 Ohm a 600 Ohm). Ho ricavato le curve di risposta in frequenza sempre con la tecnica del "Dual Channel", su quattro diversi carichi d'impedenza: 33 kOhm (ingresso della scheda audio), 32 Ohm, 300 Ohm e 600 Ohm, a simulare cuffie a bassa, media e alta impedenza. Il primo dato che salta all'occhio è la differenza di livello tra i due canali, invero modesta ma sensibile, il secondo sta nel comportamento della funzione di trasferimento, con il dato stabile di un assai modesto decadimento sulle frequenze basse. Sulle alte invece si apprezza una piccola differenza tra il carico di 32 Ohm e i rimanenti di 33 kOhm, 300 Ohm e 600 Ohm, questi sostanzialmente sovrapponibili. Dal lato basse, i 30 Hz appaiono sottoslivellati rispetto al centro banda (1000 Hz) di 0,11 dB, di 0,21 dB i 20 Hz. Nelle due righe che seguono, vediamo la situazione a confronto sulle alte frequenze sui carichi di 32 Ohm e 600 Ohm:

32 Ohm: 30 kHz/-0,23 dB  -  50 kHz/-0,33 dB  -  80 kHz/-0,52 dB
600 Ohm: 30 kHz/-0,03 dB  -  50 kHz/-0,07 dB  -  80 kHz/-0,24 dB


AMPLIFICATORE CUFFIA (USATO CON I DIFFUSORI)

Guadagno: 38 dB

Differenza Canale Destro/Sinistro: 0,29 dB

Clipping: 9,470 V/11,210 Watt

Potenze/Tensioni test

1 Watt: 2,828 V
5 Watt: 6,324 V
9 Watt: 8,485 V



Nell'esemplare fornitomi per la recensione si è evidenziata una discrepanza nella risposta in frequenza dei due canali, non solo di bilanciamento ma anche di andamento della curva, comparendo sul destro un livello d'uscita leggermente più elevato e un decadimento un po' più pronunciato sull'estremo alto. Per questi grafici vale lo stesso avvertimento che ho fatto prima sul livello reale della misura in dBV (trovate comunque riportato in testa tale avviso). Come ci si poteva aspettare, in questo tipo di utilizzo i tassi di distorsione sono più elevati che non in quello come preamplificatore. Parliamo di una THD/THD+N a 1 Watt dello 0,019%/0,044%, con le tre IMD che si assestano sullo 0,066%, 0,092% e 0,15%, quest'ultima con una prevalenza degli ordini dispari: MD2 0,0067% e MD3 0,11%. Salendo a 5 Watt la THD raggiunge lo 0,015% seguita dalle IMD (0,042% - 0,056% - 0,086%). Sulla potenza di 9 Watt, limite di utilizzo del MicroSound Technology, perveniamo allo 0,45% (THD/THD+N), 0,32% (IMD 13/14 kHz), 0,45% (IMD 19/20 kHz) e 2,17% sulla critica IMD SMPTE 250/8000 Hz. Un comportamento difforme constatiamo nei grafici della Distorsione Armonica Vs Frequenza, sulle prime due potenze c'è un incremento dei tassi (THD, seconda e terza armonica) a partire dalla gamma media, dai 400 Hz a salire su 1 Watt e da 700 Hz in su a 5 Watt, mentre su 9 Watt tale disomogeneità di comportamento scompare. A seguire, vi propongo gli interessanti grafici relativi alla THD Vs Ampiezza e IMD Vs Ampiezza.


 Modulinhalt drucken   
Copyright (c) 2000-2006   Nutzungsbedingungen  Datenschutzerklärung
DotNetNuke® is copyright 2002-2024 by DotNetNuke Corporation