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Sonntag, 20. Juli 2025 ..:: Preamplificatore XSP11 - Le misure ::..   anmelden
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 Preamplificatore XSP11 - Le misure minimieren

LA STRUMENTAZIONE

PC Asus Laptop FLA5EV8M
Scheda Audio Focusrite Clarett 2 Pre USB (con driver ASIO)
Anti-RIAA Motronix Hardware MRIAA Rev. 3B
Multimetro TRMS PCE-UT 61E
Cavi Supra Dual RCA - Kimber Hero
Software di misura: Arta e Steps (Versione 1.9.8)
Rilevazioni eseguite in modalità bilanciata


PREAMPLIFICATORE LINEA

In questo nuovo scorcio di misure anche Non solo audiofili ha un avanzamento da proporre, in realtà già adottato in altre recensioni. Si tratta della metodica in modalità bilanciata, che ha il principale vantaggio di escludere dalla misura gli eventuali e temibili anelli di massa, purtroppo sempre dietro l'angolo. Questo significa non prendere fischi per fiaschi, addossando al DUT la responsabilità di livelli non realistici di quel residuo della frequenza di rete visibile nell'analisi di spettro a 50 Hz. Non solo questa ma anche gli armonici che ne conseguono, quelli che poi vanno a compromettere la pulizia generale dell'analisi. Ma la mia esperienza mi dice che anche il cavo è importante, per questo tra l'uscita dell'XSP11 e l'ingresso della scheda audio ho voluto mettere un eccellente Kimber Hero, della lunghezza di 50 cm, una scelta che ho preso dopo alcuni confronti con altri cavi meno "nobili". Non ho ovviamente fatto diretti confronti con le misure eseguite nel gennaio 2022 sulla versione originale, poiché sia la metodica che l'analizzatore di spettro erano diversi.


INGRESSO AUX 1

Differenza tra i due canali: 0,01 dB

Guadagno: 20 dB

Impedenza d'ingresso: 47 kOhm

Impedenza d'uscita: 100 Ohm




Nella rilevazione effettuata tenendo il volume al massimo, cioè senza alcuna attenuazione, appare sul grafico una linea perfetta con agli estremi due comportamenti diversi: un certo calo, progressivo, verso le basse frequenze e una lievissima esaltazione sulle alte. Così i 50 Hz sono sottoslivellati rispetto ai 1000 Hz di 0,15 dB, i 30 Hz di 0,34 dB e l'estremo dei 20 Hz di 0,64 dB. Al contrario, sulle alte frequenze la situazione si rovescia: a partire dai 30 kHz c'è un'appena accennata crescita che porta i 50 kHz a 0,06 dB, gli 80 kHz a 0,12 dB e i 90 kHz a 0,16 dB.



Una certa differenza si apprezza nella risposta in frequenza a seconda del livello di volume impostato, con delle piccole ma sensibili anomalie. Quella a 20 dB l'abbiamo già vista nel grafico precedente, in questo nuovo osserviamo invece sette curve in overlay a diversi livelli, con un comportamento immutato sulle basse. Sono andamenti che testimonano una diversa condotta dopo i 4000 Hz. Si verifica un arrotondamento sulle alte al volume di 10,25 dB, che diventa meno marcato a 0,25 dB e tendente alla risalita sui crescenti livelli di attenuazione prescelti. La ragione di tale fenomeno sta nella formazione di una cella RC parallela passa-basso, che lascia passare intonse le frequenze basse e attenua quelle alte.



Alle varie analisi di spettro si apprezza una grande pulizia generale, un tappeto di rumore posto a -126/-127 dBV e dei tassi distorsivi molto bassi, da tre zeri dopo la virgola. In questa recensione i livelli della fondamentale prescelti sono due e non tre come al solito, in vista di una riduzione della quantità di grafici, cioè 0 dBV (1 Vrms) e 9,54 dBV (3 Vrms). Con una fondamentale di 1 Vrms la THD è dello 0,00035%, che salgono, si fa per dire, a 0,00068% con il tono test di 1000 Hz a 3 Vrms. Da qui alle tre IMD (13/14 kHz - 19/20 kHz - 250/8000 Hz), il passo è breve con valori naturalmente un po' superiori, soprattutto alla più impegnativa SMPTE IMD 250/8000 Hz. Si nota come gli ordini pari delle IMD (DFD2 e MD2) a 1 Vrms siano leggermente superiori ai dispari (DFD3 e MD3), mentre la situazione tende a ribaltarsi a 3 Vrms, rimanendo comunque i valori sempre molto bassi.



Pulitissimo anche il test al multitono, che non mostra residui d'intermodulazione tra le varie e numerose sinusoidi.



Da non molto tempo introdotta nel mio insieme di rilevazioni strumentali, la EIN (Equivalent Input Noise) misura il rumore equivalente in ingresso. Nel grafico vediamo un intervallo di frequenze da 20 Hz a 20 kHz, espresso in dBV/RtHz. Una rilevazione direi significativa perché intesa a quantificare quel rumore intrinseco che tutti gli amplificatori generano nel loro funzionamento. Questo ha un suo spettro di potenza (PSD) e quanto più questo è ampio tanto più rumore si vedrà. Ecco perché in questa misura è importante definire con precisione la larghezza di banda, in quanto essa è parte dell'equazione di calcolo. Altra cosa interessante è che l'EIN slega il rumore rilevato in uscita dal guadagno del DUT, il quale viene sottratto in fase di calcolo.



Molto regolare l'andamento della THD, seconda e terza armonica in funzione della frequenza, su questa misura eseguita a 3 Vrms. Una larga "sella" appare nella parte centrale, con un minimo intorno ai 350 Hz, frequenza alla quale la THD è dello 0,00057%, la seconda armonica dello 0,00053% e la terza (parecchio più bassa) dello 0,00021%. Si conferma quindi quel diverso rapporto tra armoniche pari e dispari già manifestatosi alle analisi di spettro, qui esteso su tutto l'ambito della gamma audio. Una modesta risalita dei valori si verifica in alta frequenza, dato questo di abbastanza comune riscontro.



Non ho mancato di eseguire le rilevazioni oscilloscopiche sul MicroSound XSP11. La prima testimonia il clipping, che avviene alla notevole tensione picco-picco di quasi 35 Volt (34,8 per la precisione). Seguono le onde quadre, effettuate alle frequenze di 1, 10, 20 e 50 kHz, insieme alla triangolare a 1000 Hz.


INGRESSO PHONO MM

Differenza tra i due canali: 0,07 dB

Guadagno (Phono): 40 dB

Guadagno (Phono più Linea): 60 dB



Buona la linearità di risposta dell'ingresso Phono, con un progressivo calo sulle frequenze inferiori che porta alle seguenti differenze rispetto alla banda centrale: 100 Hz/-0,1 dB, 50 Hz/-0,35 dB e 30 Hz/-0,71 dB. Più ridotte le non linearità in alta frequenza, con i 10 kHz sotto di 0,07 dB, i 15 kHz di 0,1 dB e l'estremo dei 20 kHz di 0,2 dB.



In questi quattro suggestivi grafici vediamo in sovrapposizione la risposta in frequenza della RIAA più le otto equalizzazioni aggiuntive che il progettista ha voluto prendere in considerazione, assenti sulla prima versione dell'XSP11. Insomma, non c'è vinile che questo preamplificatore non sia in grado di gestire correttamente.



Se nella sezione linea si assiste a distorsioni con tre zeri dopo la virgola, qui diventano due, anche in considerazione del fatto che alle prime si aggiungono quelle proprie della sezione MM. Sono e rimangono comunque valori di tutto rispetto, ricavati adottando i due livelli test di 3 mV e 5 mV. Per inciso, non bisogna lasciarsi condizionare troppo da tassi che appaiono bassissimi, ma che nella pratica d'ascolto non trovano magari un corrispettivo nella bontà del suono. Non dico nulla di nuovo, è una vecchia "querelle" che si trascina dagli anni '70, quando certi amplificatori mostravano alle misure dei tassi molto contenuti ma che poi avevano alla fine della fiera un suono discutibile. Le percentuali non sto a ripeterle perché si possono leggere tutte nelle immagini, come anche evidente è la grande pulizia che regna in ogni grafico. In queste rilevazioni si è reso necessario l'utilizzo di un'AntiRIAA hardware, che ho posto subito dopo l'uscita della scheda audio e prima dell'ingresso MM e MC, allo scopo di plasmare il segnale test rendendolo uguale come bilanciamento a quello presente nelle incisioni viniliche.



Molto positivo il dato ottenuto alla EIN, di -111,1 dBV, tanto più se pensiamo alla tipologia d'ingresso preso in considerazione.


INGRESSO PHONO MC

Differenza tra i due canali: 0,08 dB

Guadagno (Phono): 60 dB

Guadagno (Phono più Linea): 80 dB



Come prevedibile, leggermente più alte sono risultate le distorsioni relative alla THD/THD+N e nelle tre IMD. Due anche qui i livelli di tensione test prescelti, 1 e 2 mV, a coprire la tipologie di testine MC a media e alta uscita.

Terminiamo con l'EIN, il cui dato è di assoluto valore anche in questo caso


Alfredo Di Pietro

Maggio 2025


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