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 TAV Milano 2008 - Quinta Parte Minimizar

PIANO -2

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In quest’area espositiva era possibile acquistare delle interessanti pubblicazioni dell’A.E.S. L’Audio Engineering Society è composta da tecnici, scienziati, ingegneri e fabbricanti facenti parte dell’industria dell’audio professionale. Rivolta esclusivamente alla tecnologia audio l’organizzazione sviluppa, revisiona e pubblica standard tecnici per l’industria audio e produce conferenze AES.

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Musik Box

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Top Knot. La “Cresta del gallo” metteva a disposizione dei visitatori un nutrito catalogo di vinili.

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Moonlight Records. Qui si possono trovare novità rock, novità jazz, DVD e CD direttamente importati dagli USA. Prevista anche la vendita online.

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Tektron. Il paradiso degli audiofili termoionici che qui potranno reperire diversi tipi di valvole.

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Una rappresentanza di tubi “sdraiati”.

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Audiophile Sound.

Il responsabile della rivista è Pierre Bolduc, simpatico e cordiale canadese che vive a Londra ed in Toscana, ha contatti con il più grande studio di registrazione del mondo e oramai da anni organizza le sue dimostrazioni al Top Audio. La sua rivista esce sempre con un disco “Audiophile”, due terzi del magazine sono dedicati alla recensione di tutte le novità in vinile (180, 200 grammi) e le ultime novità di jazz, blues e classica. Vengono fatte anche delle recensioni di apparecchi Hi Fi, accessori ed articoli di carattere generale sempre sul mondo audio.

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Fonè di Giulio Cesare Ricci.

 

 

SONUS FABER 

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La Sonus Faber produce diffusori di grande qualità conosciuti in tutto il mondo. Particolare attenzione viene data all’acustica, la progettazione dei diffusori si ispira ai criteri costruttivi dell’arte liutaia nella convinzione che le caratteristiche qualitative del suono dipendano principalmente dalla camera acustica, dalla sua forma e dai materiali impiegati proprio come in uno strumento musicale. Un connubio quindi tra arte e tecnologia. Non ultimo il fattore umano, il quale interviene nelle fasi che avviano e concludono ogni progetto Sonus Faber nella consapevolezza che l’orecchio umano è il più severo dei giudici.

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Alle estremità del grande tappeto ci sono una coppia di Homage Amati Anniversario. Sorgente rigorosamente analogica, come da tradizione della sala, suono intenso corposo e dettagliato.

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Un particolare delle Homage Amati.

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Sonus Faber Stradivari Homage

 

 

CHARIO 

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La sala impeccabilmente allestita della Chario.

Il marchio di Mario Marcello Murace, progettista e socio fondatore, è uno dei più importanti in ambito internazionale per quanto riguarda la diffusione sonora domestica. La Chario, che nel 2005 ha celebrato il suo 30° anniversario, ha contribuito non poco allo sviluppo tecnologico delle casse acustiche con svariati progetti di rilievo. Ricordiamo il sistema ad espansione selettiva del 1975, l’inviluppo di ampiezza isofonico ed il pivot acustico del 1981, l’allineamento WMTTM del 1986 per arrivare, dopo altre geniali intuizioni, al 2005, anno in cui viene introdotto sul mercato un sistema a cinque vie con prestazioni di riferimento assoluto.

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Tre rappresentanti della serie Academy, quella “No compromise” di Chario: la Serendipity, Solitaire e Sonnet.

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Vista particolare della Solitaire e della Sonnet nella foto seguente. La Sovran e la Serendipity.

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Nella sala Chario si sono svolte anche delle dimostrazioni tra cui l’ascolto di alcuni brani del CD Love, raccolta di successi dei Beatles ed uno prettamente audiofilo sul multicanale in cui però per apprezzarne appieno le qualità occorreva posizionarsi in un punto ben preciso della sala. Io ero seduto a pochi centimetri da quel punto provando la sensazione di un palcoscenico molto esteso in profondità ed una localizzazione spaziale degli strumenti e voci estremamente precisa e focalizzata.

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Il centrale disposto nella sala per la dimostrazione del multicanale.

 

 

AUDIOGAMMA SALA ALFA 

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In primo piano spicca l’amplificatore integrato a tubi Teac Esoteric A-100. Eroga 45 watts per canale ed utilizza 2 KT-88 per canale in modalità push-pull. Al suo interno un sofisticato sistema di controllo si prende cura dell'alimentazione dei tre differenti stadi (tensione, catodo e uscita). Tra le novità più interessanti segnaliamo un nuovo circuito di bias attivo in grado di analizzare la corrente di catodo e il livello di alimentazione, in modo da compensare la tensione di bias con estrema precisione.

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Una vista frontale dell’esoteric A-100.

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Due elettroniche della Jadis.

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Un imponente finale di potenza Jeff Rowland.

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Giradischi VPI con braccio JMW 12.7 premontato, trazione a cinghia. Chassis a tripla laminatura: acrilico/alluminio/acrilico, sistema di sospensione ad aria, record clamp periferico e centrale in dotazione. Alimentatore esterno “SDS”.

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Il VPI Aries 3 vanta un sistema di sospensione rigida su 4 coni in acciaio regolabili, piatto in acrilico, arm mount intercambiabile, finitura laccata in acrilico nero. Viene venduto completo di braccio JMW 10.5 premontato.

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Nella sala interna suonavano le B&W Nautilus soprannominate dagli appassionati “Chioccioloni” per il loro caratteristico design. Diffusore "no compromise" ad elevato contenuto tecnologico 4 vie, 4 altoparlanti con il woofer operante in sospensione pneumatica e le unità dei medi, medioalti e alti caricate in linea di trasmissione. Il Nautilus va pilotato esclusivamente in quadriamplificazione, con 4 finali stereo oppure 8 mono di potenza compresa tra 100 e 300 watts continui. Il suono? Semplicemente emozionante con un fronte amplissimo e profondo ed una correttezza timbrica straordinaria. Ascoltare una grande orchestra sinfonica con i Nautilus è un’esperienza indimenticabile.

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Il Nautilus in vista frontale.

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I quattro finali di potenza stereo Hovland Radia (125 X 2 Watts su 8 Ohms) che pilotavano le B&W in quadriamplificazione.

 

 

AUDIO NATALI

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Al centro della parete attrezzata, al terzo ripiano dal basso notiamo un Krell Kid. Il produttore americano Krell non ha saputo cedere alle lusinghe della “Ipod Generation” mettendo sul mercato il sistema comprendente un amplificatore a due canali e relativa Dock Station per l’Ipod della Apple. E’ una decisione che hanno attuato anche altre prestigiose case: se il futuro è quello della musica liquida si tratta certamente di una mossa vincente viste anche le prestazioni all’ascolto decisamente convincenti.

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Una vista ravvicinata del Krell Kid.

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I Krell LAT-2000 sono dei monitor a due vie in alluminio massiccio dal peso elevatissimo considerate le dimensioni (114 KG!). Erano collegati al Krell Kid.

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Delle Wilson Duette poste su un ripiano di libreria.

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I minidiffusori Leema Xen. Non fatevi ingannare dalle dimensioni minime perché sono dei veri campioncini per quanto riguarda la vividezza e l’immagine olografica.

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Nell’altra sala dedicata ad Audionatali ( la DEL 6) si poteva apprezzare il suono straordinariamente trasparente e veloce, tipico degli elettrostatici, delle nuove nate in casa Martin Logan: le CLX.

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Martin Logan CLX.

Imponenti nell’aspetto seppur sottili (178 Altezza – 65,4 Larghezza e 35 centimetri di profondità) sono un diffusore che nasce per festeggiare i 25 anni di leadership nel mercato dei diffusori elettrostatici. Si tratta di un elettrostatico a banda intera, le frequenze più gravi vengono riprodotte da un trasduttore a diaframma doppio utilizzante uno statore triplo. Il crossover Vojtko taglia il segnale a 360 hertz inviando la porzione più alta dello spettro ad una cella elettrostatica CLS, alta ben 145 cm.

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A pilotare le CLS ci pensavano due autentici bombardoni da 600 watts per canale su 8 ohms in classe A: i Krell Evolution 600.

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Su un tavolo nell’anticamera della sala elettroniche della Krell.

Nelle sale DEL 2 e DEL 3 c’erano prodotti Video della Plasmapan. La sala DEL 4 era dedicata alla Home Cinema Solution.

 

 

NABLA

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Il nome Nabla ha una doppia chiave di lettura: in greco significa armonia ed in matematica è un noto operatore lineare. Nella realtà dei fatti è invece un’azienda con un ambito d’azione molto vasto: Hardware e Software – Networking Web – Multimedia distribuzione – Formazione  e Audio. Nella foto vediamo due modelli di diffusore della casa svizzera Piega: CL 90 X a destra ed il TP 7, molto sviluppato in altezza.

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Un particolare del Ribbon tweeter delle CL 90 X. Questo trasduttore riproduce le alte frequenze con una eccezionale limpidezza e trasparenza come ho avuto modo di constatare ascoltandoli in sala.

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Sul tavolino porta elettroniche notiamo l’amplificatore integrato ASR Emitter 1 Version Blue, uno dei migliori integrati stereo a stato solido presenti sul mercato. Nato dalla mente di Friedrich Schäfer dispone di 250 watts per canale su 4 ohms, alimentazione separata ( la vediamo in basso a sinistra) collegata con magic cord da 1,5 metri. Sul lato destro vediamo elettroniche della Soulution: in alto il CDP 740 per il quale la casa vanta un Jitter praticamente nullo (1 Picosecondo) ed una distorsione altrettanto bassa (THD+N minore dello 0.0005) e sotto vediamo il Preamplificatore 720. Sull'ultimo ripiano in basso a destra c'è l'unità di alimentazione del CDP 740.

 

 

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ADEO GROUP 

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Nella sala Adeo Group spiccava il diffusore Revel Salon incoronato nel 2007 come “Product of the Year Awards”da Absolute Sound. Conta ben 6 drivers: 3 woofers da 8’’ – 1 midwoofer da 6,5’’ – 1 Midrange da 4’’ ed 1 tweeter da 1’’. Sensibilità 86 dB/w/m.

 

 

AUDIO REFERENCE

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Come sempre molto affollata di prodotti la sala di Audioreference, la quale quest’anno vanta ben quattro spazi espositivi. Si tratta di uno dei pionieri della distribuzione italiana di prodotti di alta fedeltà specializzata sia nel campo della stereofonia tradizionale analogica e digitale, sia nel campo del multicanale. Tratta un gran numero di marchi.

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Le imponenti ProAc D 100, top di gamma della casa inglese.

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ProAc D 100. Un particolare del midrange a cupola.

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Pass XA 200.5. Pilotava alla grande le due D 100.

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La Okki Nokki è una macchina lavadischi, include spazzola e due bottigliette di fluido per la pulizia del disco. La rotazione a freddo permette l’utilizzo consecutivo per più ore.

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A sinistra il giradischi Gyro SE della JA Michell Engineering, a destra vediamo il modello Tecnodec sempre della JA.

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Il Model 20/12 della SME, prestigiosa casa produttrice di bracci e giradischi dalla lunga storia, fondata nel 1946.

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Un altro pezzo da 90 nel campo dei giradischi: il Continuum Caliburn. Tre le velocità disponibili (33 – 45 e 78 giri al minuto con intervallo manuale tra 68 e 84 RPM), possiede un avanzato sistema di controllo di moto computerizzato, jitter prossimo allo zero assoluto, unità di decompressione ultra silenziosa, chassis e tavolino perfettamente smorzati.

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Amplificatori in classe D Flying Mole CA-S10 e CA-S3, al centro il pre phono Trichord Dino MM/MC con carico testina selezionabile su 4 posizioni.

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Audio Desk Systeme Glass. Un accessorio che fresa levigandolo il bordo del dischetto in policarbonato. Lo scopo è quello di eliminare le diffrazioni del laser che si formano sui bordi del disco, migliorando la lettura ed incrementando le prestazioni sonore. Dopo aver effettuato la fresatura si vernicia il bordo con un pennarello nero indelebile (in dotazione). Il trattamento non è reversibile.

 

 

JBL

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Nella sala JBL, dove ho incontrato e salutato il buon Silvano Sivieri, erano disponibili alla vista ed all’udito i modelli di gamma alta del marchio americano.

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JBL LS 80. Diffusore da pavimento a 3 vie e mezzo con doppio woofer da 200 mm. Monta un driver a compressione (176 Nd) caricato in tromba biradiale. Cabinet di alta qualità ed esticamente curato. Nella sala si è espresso con un suono ricco di dettagli, potente ed impressivo allo stesso tempo.

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La JBL 1400 Array.

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JBL DD 66000 – Everest II

Ho ripescato questa foto tra quelle scattate al TAV dello scorso anno perché la vista delle Everest era coperta dal modello LS 80 al momento della mia visita alla sala. Mi scuserete, ma non volevo in alcun modo privarmi del piacere di mostrarvele. Modello di assoluto riferimento messo sul mercato dalla casa americana in occasione del 60° anniversario della nascita del marchio. Uno dei migliori diffusori in assoluto che abbia mai ascoltato.

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Cuffie della AKG in un camerino della sala JBL.

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Le due belle standiste nella sala JBL. Quale miglior modo per concludere la visita?

 

 

GTO 

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Nella sala della GTO suonavano le Dynaudio Sapphire. Il prestigioso diffusore è nato per celebrare il trentesimo anno di età del costruttore danese e riassume in se tutta l’esperienza maturata in questi anni. Il mobile è costituito da dodici piani non paralleli fra loro formando una struttura solidissima e refrattaria all’insorgenza di onde stazionarie. Gli altoparlanti Esotar di ultima generazione sono due woofers da 20 cm. con bobina in alluminio e magnete in neodimio; un midrange a cono ed il rinomato tweeter Esotar 2.

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Nell’anticamera della sala due esponenti della recente serie Excite: La X 36 a sinistra e la X 16 a destra.

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Excite X 16 in vista ravvicinata.

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La C1 della serie Confidence, un due vie compatto.

 

 

AUDIO GRAFFITI

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Ben trattata acusticamente la sala di Audiograffiti, azienda dall’esperienza ultra ventennale che quest’anno festeggia il 25° anniversario della fondazione. L’asso nella manica di Audiograffiti consiste nell’accurata scelta dei marchi importati dai principali paesi produttori nel mondo, sia che essi appartengano alla fascia d’ingresso che a quella altissima. Suonavano nella saletta i diffusori Magico V3 dall’alto contenuto tecnologico. I drivers a cono, progettati da Yair Tamman, utilizzano la Nano-Technology con l’uso di nano tubi al carbonio che si comportano come dei pistoni perfetti nel loro intero range di utilizzo. I coni sono del tipo “Sandwich” con lo strato interno in schiuma di Rohacell, il quale conferisce potere auto smorzante agli stessi.

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Magico V3. Il tweeter è l’eccellente Ring Radiator della Scanspeak. Il suono diffuso nell’ambiente era ricco di charme, nitido e di estrema piacevolezza.

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L’amplificazione era affidata al Boulder 2050, autentico peso massimo in grado di erogare la potenza di 1000 watt indifferentemente dal carico (8 – 4 – 2 ohms) con potenze di picco di 2000 watt!

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Un giradischi dal design davvero originale, quasi marziano, questo Basis “Work of Art”presentato in anteprima nazionale al TAV. Un’opera d’arte quindi, ma non solo dal punto di vista estico. Non vengono utilizzati estrusi o pezzi stampati, ma tutto è frutto di complesse lavorazioni di precisione, manuale la lucidatura del sub chassis dello spessore di 4 pollici. Il particolare sistema di isolamento costituito da massa, molla e smorzamento tramite fluido viscoso si sostanzia in una maggior quantità di dettagli all’ascolto, maggior realismo, velocità e dinamica.

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I Magico Mini II.

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Elettroniche francesi Atoll.

 

 

AUDIOGAMMA – SALA BETA

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Anche quest’anno campeggiano nella sala beta del piano -2 le Bowers & Wilkins 800 D pilotate da elettroniche Classè. Chi è appassionato di audio non può non conoscere questi grandi diffusori, top di gamma della serie 800. Il tweeter in diamante permette un’estensione in frequenze, una precisione ai transienti ed un controllo delle risonanze eccellenti. Il midrange è realizzato con una membrana in Kevlar priva di sospensione mentre la gamma bassa è affidata a due woofers con cono in Rohacell. Struttura interna del mobile “Matrix” con funzione antirisonanza, la testa per i medioalti è in Marlan. Le orecchie ringraziano.

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B&W 800 D.

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I due potenti finali mono Classe CA-M400 ad alta corrente, potenza 400 watt. Circuitazione bilanciata a simmetria complementare.

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Sempre rimanendo in casa B&W possiamo vedere in questa foto il modello 803 D a sinistra ed il Signature Diamond a destra, qust’ultimo prodotto in tiratura limitata (600 coppie numerate) concepito appositamente per celebrare i quaranta anni di attività dell’azienda di Worthing, nell’Essex.

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Il particolare Tweeter delle 803 D.

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Elettroniche Rotel (Preamplificatore RC-1082 e Finale di potenza stereo in classe D RB-1072) e diffusori B&W delle serie CM.

 

 

SALA MIZAR 3

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In sala Mizar il simpatico e charmant Pierre Bolduc ha condotto quest’anno ben due eventi distinti. Il primo riguardava La Seconda rivoluzione digitale. La prima rivoluzione fu il Compact Disc nato nel 1980 ad opera di Sony e Philips, la seconda sarà l’assenza del CD e l’affermazione della cosiddetta musica liquida. Pierre Bolduc ha spiegato che la seconda Rivoluzione Digitale renderà possibile l’ascolto in casa di copie di prima generazione di master digitali in alta risoluzione. Dotandosi di un Personal Computer ed un DAC esterno di qualità munito di ingresso HDMI (High Definition Multimedia Interface) si potranno ascoltare questi file non compressi ad alta risoluzione e di qualità superiore allo stesso CD. Quest’ultimo infatti come supporto fisico è purtroppo latore di vari problemi dati dalla lettura del laser, le vibrazioni, la non perfetta planarità del supporto, la sua centratura, le microscillazioni che rendono spesso problematica la lettura e di conseguenza alla riproduzione. Bolduc ha effettuato in sala delle dimostrazioni confrontando la medesima registrazione su formato CD e SACD da una parte e files scaricati da Internet in vari formati, compressi e non compressi dall’altra. Il risultato è stato chiaro a tutti gli astanti: il formato sonicamente migliore è quello riprodotto da PC più DAC di files non compressi ad alta risoluzione. Tutti coloro che hanno assistito all’evento hanno ricevuto un codice d’accesso per scaricare dal nuovo sito di Audiophile Sound brani musicali di alta qualità sonora per un valore di 5 euro.

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Il formidabile canadese ci ha oramai abituati all’ascolto di impianti che appartengono all’altra metà del cielo ed anche quest’anno non ha voluto smentirsi. Il suono proposto dalle enormi e pesantissime (800 Kg!) Cessaro è uno dei migliori se non il migliore da me ascoltato in assoluto, potrei paragonarlo per assenza di distorsioni, naturalezza assoluta, dinamica eccezionale, velocità di risposta ai transienti e riproposizione del dettaglio più fine a massimi sistemi come le JBL Everest DD 66000 oppure le German Physik Loreley. La configurazione consiste in 4 Basshorn posizionati esternamente con woofer da 16’’ in Alnico; una tromba sferica in legno Multiplex con uno dei migliori driver a compressione mai realizzato, membrana in berillio e magnete in Alnico; una seconda tromba sferica (diametro 90 cm.) in legno Multiplex; Supertweeter a compressione con magnete in cobalto e diaframma in berillio.

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La tromba sferica da 56 cm e 30 Kg.

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La tromba sferica in legno Multiplex da 90 cm. e 100 Kg. di peso.

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Il Supertweeter a compressione da 0,5’’.

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L’unità Basshorn.

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I due amplificatori finali mono Zanden Model 9500. Fanno uso di valvole 845 per 60 watts in pura classe A.

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Al piano superiore elettroniche Zanden ed il registratore analogico a nastro Studer (sulla sinistra). Sulla destra spicca il giradischi Continuum Caliburn.

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Lo Studer.

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Il secondo evento consisteva in un incontro virtuale con Herbert Von Karajan a cento anni dalla sua nascita. Tramite interviste, videoclip, film, testimonianze, estratti musicali e ascolto di rari nastri a bobine Pierre Bolduc ha analizzato l’uomo, il musicista, l’interprete e l’audiofilo nascosti dietro il personaggio pubblico Karajan, forse il direttore più celebrato e contestato del XX° secolo. Durante l’evento il pubblico ha ascoltato per intero il terzo movimento della Sinfonia n° 6 “Patetica” di Pëtr Il'ič Čajkovskij diretta dal grande direttore austriaco.

 

Alfredo Di Pietro

Segue alla sesta parte...


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