Suchen English (United States)  Italiano (Italia) Deutsch (Deutschland)  Español (España) Čeština (Česká Republika)
Montag, 10. November 2025 ..:: Milano Hi-Fidelity 2025 - Parte Settima ::..   anmelden
Portalstruktur

 Milano Hi-Fidelity 2025 - Parte Settima minimieren

SALA VELASCA 2 - OMEGA AUDIO CONCEPTS

Una sala importante la Velasca 2, dedicata a un marchio di prima grandezza come l'Omega Audio Concepts di Renato Filippini. Da oltre trent'anni realizza impianti audio avanzati, concepiti sulla ricerca e lo studio di solidi principi fisici come la legge di Ohm, il limite teorico e l'evento spazio-tempo. A quest'edizione del Milano Hi-Fidelity presentava il diffusore M.U.S.A, ultimo arrivato nella sua produzione. Una descrizione dell'impianto in dimostrazione, tutto realizzato con oggetti Omega Audio Concepts, è d'uopo: lettore CD Zenith, amplificatore integrato stereo Accordo, i citati diffusori M.U.S.A., distributore di rete Estremo e sistema di connessioni Estremo.

Lettore CD Omega Audio Concepts Zenith.
È un oggetto di nuova creazione, non ancora riportato sul sito ufficiale, composto da due sfere e una semisfera in alluminio ricavate dal pieno. L'intera struttura è completamente disaccoppiata, ben sette trasformatori indipendenti governano ciascuna sezione di funzionamento. La sfera più in basso accoglie le alimentazioni, nella centrale c'è il DAC, mentre nella semisfera superiore troviamo la meccanica di trasporto. È cablato con cavi in argento Solid Core della serie Estremo, la più performante e fiore all'occhiello dei sistemi di connessione Omega Audio Concepts. Viene venduto già dotato dei cavi necessari (digitale, segnale e alimentazione).

Diffusore Omega Audio Concepts M.U.S.A.
Da sempre il marchio veneto ci ha abituati a sistemi d'altoparlanti mossi da una filosofia ben precisa, atta a implementare soluzioni per certi versi estreme, tese a fornire ai trasduttori un terreno ideale nel quale poter esprimersi liberamente. È accaduto anche con questo M.U.S.A., diffusore a 4 vie completamente in alluminio scavato dal pieno con macchine a controllo numerico (CNC).

Il M.U.S.A. è destinato ad ambienti medio grandi. Il suo nome deriva dalle muse, cioè delle figure mitologiche che ispiravano gli artisti nella composizione delle proprie opere. Ma si tratta anche di un acronimo, infatti M.U.S.A. sta per Music Under Silence Accomplishment, ovvero musica tramite la realizzazione del silenzio. Un vero e proprio motto di fabbrica che allude alla mancanza d'intromissione o di modifica delle informazioni lette dalla sorgente da parte del sistema di riproduzione.

Nel M.U.S.A. le coppie di altoparlanti dedicati ai medio-alti e ai medio-bassi sono collegati in configurazione simmetrica. Il cabinet è costruito interamente con blocchi di alluminio ricavati dal pieno, con spessori che vanno dai 50 ai 20 mm. Le lavorazioni presenti nel frontale sono state studiate per ridurre il più possibile il carico acustico degli altoparlanti, in modo tale che la loro emissione sia la più vicina possibile al modello teorico di pistone rigido. Un grosso aiuto a questo tipo ideale di funzionamento è dato dalla struttura delle membrane, a calotta sferica costruita in una lega di magnesio-alluminio e titanio per il tweeter.

Il woofer è posizionato nella parete laterale interna al diffusore. È stato adottato un crossover esterno per l'ottimizzazione degli spazi interni e per consentire la creazione di un filtro dedicato con la tecnologia brevettata di Omega Audio Concepts. Le connessioni con il crossover esterno sono realizzate tramite cavi Elements del livello NANO Extra di serie, con la possibilità di passare alle connessioni The Element.

Lettore CD Omega Audio Concepts Stream.
Anche qui il cabinet è realizzato in alluminio ricavato dal pieno con macchine a controllo numerico. Particolarmente curate le alimentazioni, come da orientamento del marchio, tutte a basso rumore con sei regolatori ad alta velocità per ricevitore, circuito di conversione, uscita analogica canale destro, uscita analogica canale sinistro, TCXO e ricevitore USB. La massa del segnale analogico è inoltre isolata da quella del segnale digitale. Il ricevitore S/PDIF è un WM8805 Wolfson con TCXO Reference Clock, mentre quello USB è un XMOS SK1449 24-bit/192 kHz. Promette uno straordinario rapporto segnale/rumore di 120 dB.

Meccanica di trasporto/Alimentazione Omega Audio Concepts DNA.
A formare il lettore CD DNA contribuiscono una meccanica di trasporto e un DAC, entrambi con alimentazione dedicata. Anche per loro l'azienda ripropone quelle meritorie soluzioni implementate in tutti i suoi prodotti, cioè telaio in alluminio ricavato dal pieno con macchine a controllo numerico, alimentazioni a basso rumore con regolatori lineari separate per le varie sezioni (qui in numero di tre). La meccanica di lettura, che vediamo a sinistra nella foto, è la CD PRO 8, con soluzioni meccaniche dirrigidimento struttura, clamp amagnetico e fondo piatto dell'unità di lettura.

Convertitore Digitale-Analogico/Alimentazione Omega Audio Concepts DNA.
Il sistema di connessioni interne ed esterne è stato realizzato con conduttori Elements, brevettati dall'azienda. Il modulo di alimentazione del CDT utilizza tre trasformatori toroidali da 10 VA separati per il controllo motore, per i circuiti analogici e digitali e per logica di controllo.

Quattro cavi (segnale e alimentazione) della Omega Audio Concepts.

Cavo di alimentazione Omega Audio Concepts The Element della serie Elements.
Con i sui conduttori in argento puro del diametro di 2 mm, si posiziona al quinto livello della gamma di sistemi di connessione di costruzione proprietaria e brevettata. La schermatura è in rame argentato.

 

 

SALA VELASCA 3 - LP AUDIO

Anche quest'anno il patron Stefano Zaini ha riservato la grande Sala Velasca 3 alla LP Audio di Luca Parlato, il quale ha avuto modo di sbizzarrirsi con ben sei impianti in dimostrazione e parecchi oggetti in sola esposizione statica. Manco a dirlo, una delle sale più frequentate dell'intera mostra.

E partiamo proprio dagli oggetti esposti. Qui vediamo un piccolo impianto formato da componenti tutti Argon Audio: giradischi TT MK2 e TT Signature, streamer Stream 3 MK2, diffusori Forte A5 MK2 e cablaggi anche del marchio danese.

Giradischi Argon Audio TT Signature.
Dalla livrea classica, questo giradischi è dotato di un sistema di sospensione flottante e un motore di precisione controllato da un sensore fotografico. Il braccio è in fibra di carbonio, potenziato con la tecnologia proprietaria ATS ((Anisotropic Torsion Stabilizer), sul quale viene preinstallata una testina Ortofon 2M Nero.

Il primo impianto che mi si è parato agli occhi e alle orecchie aveva un che di conturbante, vista la potenza, matericità e coerenza timbrica del suono che esprimeva. I componenti: giradischi Vestlyd Pro T2, DAC/streamer Argon Audio Solo, amplificatore integrato stereo Moon 250i v2, diffusori Vestlyd V15C con stand dedicati e cablaggi Argon Audio.

Diffusore Vestlyd V15C.
Il suo aspetto è fortemente ispirato ai sistemi vintage degli anni '70 e la configurazione coassiale offre certamente dei vantaggi udibili. Il tweeter a compressione da 1", con cupola laminata in titanio e motore al neodimio di alta potenza, viene montato direttamente sul retro del sistema motore relativo al woofer, risolvendo così il cruciale problema dell'allineamento temporale tra i due altoparlanti. Allo stesso tempo, il woofer ha un effetto di caricamento a tromba sul tweeter. Non ha certo problemi di SPL, un altro suo punto forte: una coppia di questi altoparlanti può fornire un livello di pressione sonora superiore a 130 dB.

Decisamente diversi la tipologia e il suono espressi da questa seconda catena, costituita dal lettore di rete/amplificatore Moon 371, diffusori Scansonic MB 3.5B Walnut Matt e cablaggi Argon Audio, Elac e Shunyata. Molto trasparente il registro medio-alto e controllato il basso. Per inciso, sono ritornato diverse volte in questa sala, per farmi un'idea di ciascuno dei sei impianti presentati.

Diffusore Scansonic MB 3.5B Walnut Matt.
Senza dubbio raffinata questa torre snella, dotata di due woofer da 6,5", due mid-woofer in carbonio da 5,25" e un tweeter a nastro. L'MB3.5 B è un diffusore a 3 vie, dove i due mid-woofer sono supportati dai due woofer laterali con membrana in alluminio. Questi ultimi hanno funzione di rinforzo della gamma bassa, aiutando l'emissione fino a 150 Hz.

Il terzo sistema aveva un'aria importante, anche eccentrica se vogliamo, vista la particolare configurazione dei diffusori. I componenti erano: DAC/streamer Moon 681, amplificatore integrato stereo Moon 641, diffusori ELAC Concentro M807, cablaggi Shunyata serie Venom e Venom-X.

Diffusore ELAC Concentro M807.
La forma del mobile è stata sviluppata in collaborazione con un rinomato studio di design amburghese, il suo aspetto mette in mostra dei contorni eleganti, con raffinate finiture di lacca lucida (nera o bianca) che contrastano con l'alluminio del piedistallo. Le curve fluenti e senza spigoli non hanno, ovviamente, una mera funzione estetica, servendo anche allo scopo acustico di ottimizzare la dispersione sonora.

Particolare del Concentro M807.
Una vera innovazione acustica è la tecnologia VXe, sistema che utilizza un "array" circolare di sei piccoli altoparlanti (VXe 6) per la riproduzione delle frequenze medie, con il famoso tweeter JET 6c di ELAC in una configurazione concentrica (da cui il nome del modello). La catena ha sfoderato un suono molto accurato, tonalmente ben bilanciato e dalla grande spazialità.

Sei impianti ben assortiti in Sala Velasca 3, dove anche i sistemi da supporto non erano stati trascurati. Lo dimostra questa catena, costituita dal DAC/streamer Argon Audio Solo, amplificatore integrato stereo valvolare PrimaLuna EVO 300 e diffusori ELAC Vela BS-403.2 Custom Yellow con supporti ELAC LS 60. Argon Audio ed ELAC il cablaggio. Il performante tweeter JET 6 AMT (Air Motion Transformer) ha decisamente caratterizzato l'ascolto con la sua estensione, risposta fulminea ai transienti e trasparenza.

Questo quinto impianto era testimone di una pura arte sonora ed estetica, caldo e suadente il suo timbro, ricco di armonici e molto musicale. Ecco i suoi componenti: DAC PrimaLuna EVO 100, preamplificatore stereo PrimaLuna EVO 400, amplificatori finali di potenza PrimaLuna EVO 300 Hybrid, diffusori Franco Serblin Accordo Unica e cablaggio Shunyata serie Venom-X.

Preamplificatore stereo PrimaLuna EVO 400.
Quest'elettronica ha certamente concorso in maniera sinergica allo squisito risultato sonoro finale. Parliamo di un preamplificatore equipaggiato con 2 valvole 5AR4 e 6 12AU7 che risponde da 18 Hz a 38 kHz (+/- 1 dB) e da 12 Hz a 75 kHz (+/- 3 dB), con una THD inferiore allo 0,5% alla tensione d'uscita di 2 Volt. Buono il rapporto segnale/rumore dichiarato, pari a 93 dB e 98 dB ponderato A.

Diffusore Franco Serblin Accordo Unica.
Possiamo considerare un capolavoro di falegnameria questo sistema, dove ogni particolare è mirato a ottenere un suono piacevole, preciso nell'articolazione strumentale e rispettoso della varietà dei registri espressivi. Tecnicamente, parliamo di un diffusore da pavimento a 3 vie caricato in Bass-Reflex, dotato di un mobile a struttura super-rigida in legno massello a forma di arco, disaccoppiata con parti in alluminio e magnesio per il controllo della risonanza. Un valore aggiunto la realizzazione a mano da maestri artigiani. Monta un tweeter con cupola in seta da 29 mm, un mid-woofer da 150 mm e due woofer da 220 mm con parapolvere in alluminio.

Sesta e ultima catena, messa in prossimità del fondo della sala, composta dall'eccentrico giradischi Yukiseimitsu Audio AP-01, lettore di rete/preamplificatore Moon 791, amplificatore finale di potenza stereo Moon 761, diffusori German Physiks Carbon MKIV, condizionatore di rete Shunyata Venom 6 e cablaggi Shunyata serie Alpha e Theta. Devo dire che il suono di quest'impianto non mi ha entusiasmato, colpa probabilmente delle condizioni acustiche o forse di qualche abbinamento poco indovinato con le elettroniche.

Giradischi Yukiseimitsu Audio AP-01.
Tra le sue caratteristiche tecniche spiccano la scheda di controllo per la gestione del motore, il piatto conduttivo (che elimina il problema dell'elettricità statica e rende superfluo l'utilizzo di un tappetino), la struttura a levitazione magnetica, il controllo indipendente del "pitch" per ogni velocità di rotazione (33, 45 o 78 giri al minuto) e il braccio esclusivo con freno a isteresi, vale a dire incorporante uno smorzatore senza contatto, esclusivamente basato sulla forza dei magneti.

Terminiamo la visita presso la LP Audio con questa bella coppia di diffusori da supporto: gli Scansonic MB1 B.

 

 

SUITE

 

 

AUDIO NOTE UK - SUITE 114

 

Con le ventitre suite del Piano +1 termina il mio report del Milano Hi-Fidelity 2025. Una mostra, ribadisco, sempre più indirizzata verso una visione coesa dell'alta fedeltà, soprattutto arricchita anno dopo anno da variegati contesti tipologici e sonori. In questo clima si affaccia dunque la prima saletta, quella della Audio Note UK, simbolica di un'HiFi "antica eppur (o proprio per questo) ricca di fascino. Nella suite suonava un impianto interamente Audio Note, costituito dal giradischi AN-TT Two Deluxe Rosewood con braccio Arm Three II AN-VX Silver Interconnect e testina IQ3, amplificatore integrato con stadio Phono Meishu Phono 300 B Tonmeister Silver, lettore CD CD 3.1X MK II Black e diffusori AN-E Sogon Limited Signature Walnut Burl con supporto AN-E Stand Heavy Weight. L'AN-E Sogon include un alimentatore (Field Coil Power Supply) e un crossover esterno.

Amplificatore integrato con stadio Phono Meishu Phono 300 B Tonmeister Silver.
È un oggetto che vanta una sopraffina musicalità, eroga circa 8 Watt per canale su carico di 4 o 8 Ohm e il suo comparto valvole è formato da una 5U4G, due 300B, una 5687, una ECC82 (solo nel modello CV4068 Silver Signature), una ECC83 (solo modelli Phono) e una 6DJ8/ECC88 (solo modelli Phono). Il suono espresso dall'impianto era un po' vecchio stile, timbricamente piacevole a volumi non alti, rotondo e corposo con alte frequenze di buon livello. Il posizionamento dei diffusori era ad angolo. Meno favorevoli le mie impressioni sull'articolazione, controllo e selettività dei bassi, non da primato.

Diffusori Audio Note AX-One/I Black Ash.

 

 

AUDIOGRAFFITI - SUITE 121

Il signorile e disponibile Sergio Pozzi è il fondatore e titolare della Audiograffiti, prestigioso negozio di Pandino che tutti gli audiofili conoscono, sicuri di trovare in esso una struttura ampia e accogliente dove ascoltare, provare e mettere a confronto i vari sistemi sonori in cinque diverse sale.

Anche quest'anno Audiograffiti non poteva certo deludere gli appassionati, per i quali ha allestito nella due giorni milanese un impianto a geometria variabile, sotto il nome "Per chi ama la magia dello stereo". Era formato dai seguenti oggetti, divisi per categoria. Diffusori: Novaudio The Muse e Novaudio Classic Eight. Amplificazione: amplificatore integrato stereo Atoll IN400 Evolution, preamplificatore Phono MM/MC Atoll PH200. Sorgenti: streamer/DAC/preamplificatore Atoll ST300 Signature, lettore CD Atoll CD400 Evolution, giradischi CVS Vintage Revival J34 con braccio uni-pivot Supatrac Blackbird e testina Lyra Kleos, registratore a bobine professionale Studer A812 MKII VU. Cavi: cavo di segnale analogico Nordost Leif 3 Blue Heaven 3, di segnale digitale a 75 Ohm, cavo di potenza piatto 24 AWG, cavo Phono Supatrac, cavi di alimentazione GigaWatt e MIT. Alimentazione: condizionatore di rete GigaWatt PowerPrime. Allestimento: mobile per elettroniche Essenza by Bassocontinuo. Trattamento acustico: Oudimmo.

Giradischi CVS Vintage Revival J34.
L'azienda CVS Vintage Revival ha compreso in pieno, riportandolo in vita, il grande fascino che emanano i giradischi vintage. Da qualche tempo lavora sul Rek o Kut J34, giradischi a puleggia americano degli anni 50, il quale presenta le due classiche velocità di 33 e 45 giri, comune anche ad altri Rek o Kut a puleggia. È ovvio che per riportare questo modello a un livello Hi-End è stato necessario sviluppare una serie d'interventi mirati sul motore, sospensioni, pulegge, sulla base e infine sull'alimentazione trifase.

Diffusore Novaudio The Muse.
Giuseppe Maietta è un progettista elettroacustico di grande esperienza che ha iniziato a fare la gavetta alla fine degli anni '70, durante gli studi d'ingegneria. Da commesso in un negozio HI-Fi di Napoli, con passione e perseveranza è arrivato a fondare la Novaudio, un'azienda che si è dimostrata sempre fedele alla sospensione pneumatica. Ed è su questa pregressa esperienza che nasce il suo diffusore The Muse. Coadiuvato dal resto della catena, questo sistema ha suonato in modo caldo, avvolgente e privo di asprezza. Doti emerse con evidenza nella dimostrazione avvenuta nella saletta con il mitico disco Selling England By The Pound dei Genesis.

The Muse è un tre vie dotato di woofer Novaudio da 10" in carta trattata e sospensione in foam, midrange a cono da 4" in carta trattata che copre un'estensione di cinque ottave e tweeter Novaudio con membrana smorzata in seta trattata da poco più di 1". Estrema cura viene messa nella costruzione del filtro divisorio, realizzato con componenti saldati a mano punto a punto, onde eliminare le sottilissime piste in rame del circuito stampato, e incollati elastomericamente a un supporto in multistrato così da annullare le microfonicità residue. Le induttanze sono avvolte in aria per prevenire le saturazioni e i resistori di tipo antinduttivo all'1%.

Diffusore Novaudio Classic Eight.
Si tratta di un due vie caricato a sospensione pneumatica che ricorda molto da vicino il sistema Audio Note AN-K. Si rivolge agli audiofili dalle orecchie raffinate. La sensibilità di 89 dB/2,83 Volt/1 metro le rende tranquillamente pilotabili anche da amplificatori valvolari e da amplificazioni in Classe A di pochi Watt. I trasduttori sono un woofer Novaudio da 210 mm, con cestello in lega di alluminio/magnesio e sospensione esterna in foam di polietilene, e un tweeter Novaudio da 19 mm sottoposto a uno speciale trattamento smorzante della cupola in seta, cosa che gli ha consentito di raggiungere una rimarchevole linearità.

Registratore a bobine Studer A812.

 

 

AUDMA - SUITE 110

Cesare Mattoli è un ingegnere elettronico, grande appassionato di musica e proprietario della Hi-Tech Solutions, un'azienda italiana che da oltre venticinque anni opera nel settore dell'automazione e della strumentazione di controllo, di cui AUDMA è una divisione. Pur apprezzando la grande qualità di suono che le buone cuffie potevano offrire, rimaneva comunque insoddisfatto dalla loro resa relativa al palcoscenico. Un limite che ha fortemente voluto superare con la creazione dell'AUDMA Maestro HPA1.

Da destra, amplificatore per cuffia AUDMA Maestro HPA1, cuffie HiFi Man Susvara e Meze Lyric, AUDMA PHPA1 Brioso, anch'esso un amplificatore per cuffia ma portatile.
Non si è prospettato un percorso facile per l'ingegner Mattoli: un primo approccio avvenne nel 1978, un secondo tentativo nel 1993 e il terzo nel 2022, quando il progetto venne ripreso e nacque AUDMA con il suo primo amplificatore, l'HPA1P, dotato del sistema ELISA. Nel 2024, dopo due anni di test e prove è stato rilasciato l'AUDMA Maestro HPA1, interamente realizzato in Italia e brevettato per il circuito ELISA. Un oggettodi grande interesse che ho avuto modo di apprezzare alla mostra Degustazioni Musicali dell'anno scorso.

Un AUDMA Maestro HPA1 accanto a due eccellenti cuffie, la Nur Harmonia e Spirit Torino Pulsar Aluminium.
Ma cos'è questa tecnologia ELISA, acronimo di Electronic Loudspeaker Imaging Simulating Amplifier? Sinteticamente, è una circuitazione che ricrea in cuffia la tridimensionalità dell'ascolto che può concedere un impianto, elaborando i segnali stereo con una rete di ritardi e incroci controllati. Il risultato è un'immagine sonora spazialmente coerente, con strumenti e voci posizionati davanti all'ascoltatore, in un ambiente acustico virtuale regolabile tramite i controlli Stage e Angle.

Amplificatore per cuffia AUDMA Maestro HPA1.
Quest'oggetto trasuda originalità sin dalla strumentazione. Sul frontale troviamo gli strumenti analogici, con scala ad arco e retroilluminazione. Nel V-Meter sinistro, ad esempio, è possibile leggere il segnale "VU" diretto del canale sinistro e quello "EL" elaborato dalla circuitazione ELISA del canale destro, mostrandone l'intensità e viceversa. Tali indicatori sono illuminati dinamicamente, adattandosi automaticamente alla luminosità ambientale. Inoltre, la retroilluminazione di cortesia delle manopole rende l'utilizzo semplice e intuitivo anche in condizioni di scarsa illuminazione o al buio. Dispone di due ingressi analogici stereo (RCA sbilanciato e XLR bilanciato) e tre ingressi digitali (coassiale RCA, ottico TOSLINK e USB 2.0). In uscita può essere connesso a impianti Hi-Fi, TV o altri amplificatori mediante l'uscita Line XLR o RCA, e alle cuffie mediante connettori Pentaconn, Jack 6,3 mm (con adattatore di serie Mini Jack) e XLR a 4 pin.

Da destra, cuffia Meze Elite, un tablet e l'amplificatore per cuffia AUDMA PHPA1 Brioso.
Mi sono fermato qualche minuto ad ascoltare il PHPA1 Brioso, trovandolo diverso da altri amplificatori per cuffia. La tecnologia ELISA ha dato i suoi frutti, permettendo d'intervenire in modo chirurgico sulla scena tridimensionale, che si apriva o chiudeva, si appiattiva o diventava più profonda a seconda di come si agiva con i controlli Stage e Angle. Si passava quindi dalla concentrazione del suono in punto ristretto a un progressivo allargamento verso gli estremi.

Amplificatore per cuffia AUDMA PHPA1 Brioso.
È l'unico amplificatore portatile per cuffie che integra il circuito ELISA. Creato per supportare cuffie con diverse impedenze, grazie agli interruttori posteriori che consentono di regolare la potenza di uscita. È dotato d'ingressi analogici e digitali, con conversione D/A gestita dagli IC AK4499EXEQ e AK4191EQ. Bello e solido il piccolo telaio, realizzato in alluminio anodizzato con finitura effetto seta, inserti in gomma antiscivolo e potenziometri Push-Pull. I controlli Stage, Angle e Bass sono integrati nel pannellino superiore.

Cuffia Nur Harmonia.

 

 

BIRD BOX RECORDS - SUITE 104

Già incontrata al Piano -1, dov'era presente con uno spazio espositivo, la ritroviamo nella Suite 104 in un ambiente molto piccolo, con pochissime sedute e quasi totalmente avvolto nelle tenebre. Di alto livello però la riproduzione, dotata di un'incredibile naturalezza e totale assenza di artificialità. Se queste due sono le desiderata del titolare Lorenzo Vella, direi che sono state pienamente raggiunte. Nell'impianto stazionavano un giradischi Technics SL-Q2, due vecchi preamplificatori mono Ampex 350, un amplificatore per cuffia Audio-gd D-28 e due diffusori monitor Neumann KH120A.

Registratore a bobine Sony APR-5000 Series.

Registratore a bobine Studer A807.

 

Segue alla Parte Ottava...

Alfredo Di Pietro


 Modulinhalt drucken   
Copyright (c) 2000-2006   Nutzungsbedingungen  Datenschutzerklärung
DotNetNuke® is copyright 2002-2025 by DotNetNuke Corporation